Gigi Bon
il Curriculum di Gigi Bon lo trovi qui
Lo studio si ispira all'idea delle Wunderkammern o "Camere delle Meraviglie", quelle collezioni che nel XV e nel XVI secolo e fino all'epoca barocca univano curiosita' naturali vere o reinventate, bizzarrie preziose, rarita'importate dai "Nuovi Mondi" ad un cosmorama alchemico e alla complessa ed arcaica strumentazione scientifica dell'epoca. Punto d'incontro privilegiato con il "fantastico", l'impossibile, il "meraviglioso", esse erano teatro di artefici umani e naturali. Il percorso artistico di Gigi Bon si attua proprio raccogliendo e creando oggetti di grande forza evocativa, magiche traccie di un mondo perduto, figure inquietanti e capaci di assumere nuovi significati a seconda dell'ordine in cui sono disposte, nel segno di una "logica della meraviglia". Nascono cosi' gli animali metaforici in bronzo che recano impressa la "cifra" veneziana, incarnata da elemeti tratti dal repertorio architettonico, dall'immaginario artistico e dalla vita quotidiana della citta'. La volonta' e' quella di riunire un complesso di cose aparentemente inconciliabili - ma legate da una esueta comne significazione - in un luogo ostinatamente atratto dalla realta'. Dietro la superficiale semplicita' delle immagini, si cela, arcana, la complicata alchimia stilistica delle escogitazioni, incrocio bizzarro di forme e significati. Nello studio s puo conoscere - lontano dall'asetica atmosfera delle gallerie tradizionali - la parte piu segreta e affascinante dell'operare dell'artista. L'idea e' quella della "bottega" rinascimentale, come allora situata a pianterreno, dove e' possibile seguire tutte le fasi di realizzazione - dalla costruzione dei modelli in creta o in gesso fino al ritocco delle cere destinate alla fusione - dele sculture che v perderanno posto una volta completate. I materiali usati, preziosi e non,, sono i piu disparati, mentre con autentico spirito alchemico si sono volute sperimentare tecniche di lavorazione sottratti ad altri ambiti artistici, applicando ad esmpio il procedimento della cosidetta "cera persa" al vetro. spesso le opere si arricchiscono di intrusioni bizzarre e ricercate, scelte per la loro intrinseca bellezza eper la loro valenza simbolica, come le uova di struzzo, i coralli, le conchiglie, amalgamati al bronzo e al vetro, in una divertita ma coerente reinterpretazione della tradizione. Nella sua scrittura Gigi Bon ha percorsotre strade principali. Accanto ai "ritratti fantastici", nei quali si propone di realizzare i sogni e le fantasie dei committenti, ha esplorato e sovvertito la fantasmagorica oggettistica delle Wunderkammern, oltre alle imagini di una Venezia non piu' oleografica, ma trasposta in maniera sempre diversa sul piano del "fantastico". Il riconoscimento di una Serenissima che e' di suo alchemica e chiaroscurale, nutrita come'e da una mescolanza di creature, di songolari intrecci etnici ed estetici, ricca di stimoli per chiunque sia ben disposto ad onorare la molteplicita' del reale. Lo spirito creativo emanato dalla citta' si fa stato di grazia fluttuate ina una trasmutabilita' di estremi simile alla allucinazione, al sogno. Una Venezia colta nella luce del presente e fuori dal tempoche scorre. Lo studio Mirabilia presenta le realizzazioni della propria attivita' ed e' aperto ad altri artisti e appassionati del mondo del "meraviglioso". Le sculture di bronzo di Gigi Bon rappresentano sopratutto un "Bestiario Surreale", dove architetture e leggende venezianesi fondono alle forme naturali, o "Metamorfosi" nelle quali figure reali si trasfigurano nei "Miti" della straordinaria vicenda di Venezia. Le opere, fusioni in bronzo a cera persa, sono sempre pezzi unici. Le opere di Gigi Bon fanno parte dell'immaginario fantastico di collezionisti in Europa, negli Stati Uniti e in tutto mondo.
Articoli
- Gigi Bon Workshop Activity and Research
- Recensione: L'Eco di Bergamo - 27 giugno 2002
- Gigi Bon.dal libro Le donne di Ester
- Curriculum Gigi Bon 2010
- Manifesto Escape1
- Manifesto Escape2
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LIGABUE MAGAZINE n°52 giugno 2008:
- Venezia Straordinaria 08/09
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MAGAZINE Corriere della Sera:
- Gigi Bon, Magazine Corriere Sera 26 marzo 09
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Milano, Spazio Aliprandi Mirabilia: labirinto del tempo. Un lavoro dettato dall'amore per la storia veneziana. L'invito che l'artista rivolge al visitatore, quasi un gioco intrigante, e' scoprire nelle opere simboli rinascimentali o allegorie barocche come in un viaggio a ritroso nel tempo. Fino al 16/5/2009